Le Dolomiti sono una sorta di grande libro di pietra su cui è incisa buona parte della storia della Terra. Qui infatti sono chiaramente visibili le testimonianze dei passaggi avvenuti in particolare fra il Permiano Superiore (l’ultimo dei sei periodi del Paleozoico) e il Triassico (il primo dei tre periodi del Mesozoico), vale a dire fra i 270 e i 200 milioni di anni fa.
Nel Permiano, da 299 a 251 milioni di anni fa, l’area delle Dolomiti era un’ampia pianura tropicale percorsa da fiumi e lambita dal mare. Allora un’antica catena montuosa, ormai erosa e livellata dal tempo, iniziò a sprofondare e dunque a depositare molti detriti. Questi si sistemarono sui porfidi prodotti da numerose eruzioni vulcaniche che ebbero luogo in quello stesso periodo. Nel mentre, la catena montuosa continuava a inabissarsi lasciando spazio al mare che invase l’intera area dolomitica con acque calde e poco profonde. Siamo a circa 251 milioni d’anni fa. Fu allora che si registrò la maggiore estinzione mai avvenuta: morirono il 90% delle specie viventi marine!
Nel Triassico un ampio mare…
Il Triassico, da 251 a 199 milioni di anni fa, segnò l’inizio dell’era del Mesozoico e la rinascita. L’area si riempì di arcipelaghi di isole e atolli attorniati da lagune e da bracci di mare fondi anche sino a 1.000 metri. Le Dolomiti conservano ancora i resti degli organismi che costruirono gli atolli. Essi infatti furono fossilizzati, circa 236 milioni di anni fa, dalla gran quantità di lave e tufi eruttati dai vulcani, materiale che finì per seppellire molte scogliere. Poi anche i vulcani furono sgretolati dalle acque mentre nuovi organismi costruttori erigevano nuove scogliere coralline e col tempo il mare divenne sempre meno fondo, tanto da permettere l’unione di molte isole fra loro in una piana costiera. Gli sprofondamenti continuarono con stratificazioni successive di rocce carbonatiche.
…e poi i dinosauri…
L’area dolomitica fu terra abitata dai primi dinosauri, alcuni dei quali hanno lasciato il segno delle loro impronte. Ciò accadde già alla fine del Triassico e poi nel Giurassico (da 199 a 145 milioni d’anni fa) mentre la zona era ora piana fangosa ora mare più alto, a seconda degli sprofondamenti e delle conseguenti sedimentazioni.
…e infine le nostre Dolomiti!
Tanti depositi di materiali diversi diedero vita alle Dolomiti che conosciamo. Accadde fra 65 e qualche milione d’anni fa, quindi terminato il Mesozoico e iniziato il Cenozoico, quando le zolle tettoniche di Africa ed Europa si scontrarono con meno furia che altrove e innalzarono i depositi sino a 3.000 metri sopra il livello del mare. È grazie a quest’intensità comunque contenuta che le Dolomiti mantengono ben visibili i diversi strati di rocce, capaci di narrare con chiarezza storie ben distinte di milioni di anni. E mentre l’innalzamento delle rocce dolomitiche lentamente prosegue è già in corso un nuovo ciclo d’evoluzione geomorfologica legato alle variazioni climatiche, agli eventi meteorologici e anche all’attività dell’uomo.